Il Caffè poesia di origine controllata
  " è l'essenza, ciò che non si vede, che penetra in silenzio e diventa un pensiero che evolve in sentimento, un'emozione che si trasforma nell'azione e muta le cose ed i destini. Di questo profumo è fatta la poesia: una rivoluzione permanente, un guardiano attento alla difesa, un buon medicamento per lenire il dolore, una musica per rallegrare il cuore."
 
Marina Cvetaeva
Marina Cvetaeva
 

 

Elogio del Tempo Elogio del tempo
Elogio del Tempo

Selciato di fuggiaschi!
Un boato e - a rompicollo,
a perdifiato - ruote! Tempo,
tu mi lasci - indietro!

Acchiappalo! tra i calendari, nella gabbia
degli abbracci... ma scivola frusciando
il rivolo di sabbia! Tempo,
io non starò - al tuo gioco!

Lancette di quadranti, arterie
di rughe - di Americhe
tutte le scoperte e le sorprese...
Tempo, tu mi ruberai - sul peso!

Mi tradirai: ripudio
di mogli sempre nuove!
Io ti ho già perso,

tempo, treno di diversa
destinazione!

Giacché io sono nata fuori
tempo! Ti sfianchi invano,
non convinci! Califfo per un'ora!
Tempo, io - ti manco!

Jacques Brel
Jacques Brel
Je ne sais pas Non so

Je ne sais pas pourquoi la pluie
Quitte là-haut ses oripeaux
Que sont les lourds nuages gris
Pour se coucher sur nos coteaux
Je ne sais pas pourquoi le vent
S'amuse dans les matins clairs
A colporter les rires d'enfants
Carillon frêles de l'hiver
Je ne sais rien de tout cela
Mais je sais que je t'aime encor

Je ne sais pourquoi la route
Qui me pousse vers la cité
A l'odeur fade des déroutes
De peuplier en peuplier
Je ne sais pas pourquoi le voile
Du brouillard glacé qui m'escorte
Me fait penser aux cathédrales
Où l'on prie pour les amours mortes
Je ne sais rien de tout cela
Mais je sais que je t'aime encor

Je ne sais pas pourquoi la ville
M'ouvre ses remparts de faubourgs
Pour me laisser glisser fragile
Sous la pluie parmi ses amours
Je ne sais pas pourquoi ces gens
Pur mieux célébrer ma défaite
Pour mieux suivre l'enterrement
Ont le nez collé aux fenêtres
Je ne sais rien de tout cela
Mais je sais que je t'aime encor

Je ne sais pourquoi ces rues
S'ouvrent devant moi une à une
Vierges et froides froides et nues
Rien que mes pas et pas de lune
Je ne sais pas pourquoi la nuit
Jouant de moi comme guitare
M'a forcé à venir ici
Pour pleurer devant cette gare
Je ne sais rien de tuot cela
Mais je sais que je t'aime encor

Je ne sais pas à quelle heure part
Ce triste train pour Amsterdam
Qu'un couple doit prendre ce soir
Un couple dont tu es la femme
Et je ne sais pas pour quel port
Part d'Amsterdam ce grand navire
Qui brise mon cœur et mon corps
Notre amour et mon avenir
Je ne sais rien de tout cela
Mais je sais que je t'aime encor
Mais je sais que je t'aime encor

Non so perché la pioggia
Lasci lassù quegli orpelli
Di pesanti nuvole grigie
Per coricarsi sulle nostre coste.
Non so perché il vento
Si diverta nelle chiare mattine
Ad accollarsi le risa dei bimbi,
Deboli carillon dell'inverno
Non so nulla di tutto ciò,
Però so che ti amo ancora.

Non so perché la strada
Che mi spinge verso la città
Abbia l'odore sciapo delle sconfitte,
Di pioppo in pioppo.
Non so perché il velo
Di nebbia diaccia che mi scorta
Mi faccia pensare ai cattedrali
Dove si preghi per amori morti.
Non so nulla di tutto ciò,
Però so che ti amo ancora.

Non so perché la città
Schiuda le mura di periferia
Per lasciarmi scivolare fragile
Sotto la pioggia fra i suoi amori.
Non so perché questa gente
Per celebrare meglio il mio scorno,
Per seguire meglio il funerale
Stia col naso alla finestra.
Non so nulla di tutto ciò,
Però so che ti amo ancora.

Non so perché queste strade
Mi s'aprono davanti ad una ad una,
Fredde vergini, fredde e nude,
Solo i miei passi e niente luna.
Non so perché la notte,
Fatta per me chitarra,
Mi abbia costretto a venire qui
Per piangere davanti alla stazione.
Non so nulla di tutto ciò,
Però so che ti amo ancora.

Non so a che ora parta
Questo triste treno per Amsterdam
Che stasera una coppia prenderà,
Una coppia di cui tu sei la donna.
Non so per quale porto
Parta da Amsterdam questa grande nave
Che mi spezza il cuore e il corpo
Il nostro avvenire e il mio amore.
Non so nulla di tutto ciò,
Però so che ti amo ancora,
Però so che ti amo ancora.

Raffaele Viviani
Raffaele Viviani
in 'o Cantastorie

 

Le voci a raffica
Le voci a Raffica
(6.0 Mb)

In un guizzo mostruoso strinsero i nodi e strozzarono perfino gli ultimi lampi delle mie voci mentali. Voci piane e folli. Voci limpide. Sane. Voci invadenti. Voci perdenti. Laceranti. Intriganti. Voci amare. Sgradevoli. Voci nasali e gutturali. Voci tenui. Sospese. Voci ammattite e sognanti. Voci terrorizzanti. Voci grasse. Voci logore. Basse. Voci sgranate. Intristite. Consumate. Voci distrutte. Voci serene. Voci domestiche. Chiuse. Ottuse. Voci sfuse. Assolute. Voci pubbliche. Gnàccole. Voci avverse e voci perverse. Voci storiche. Diverse. Voci stringate. Voci barocche. Voci agghindate. Chiocce. Finte. Tinte. Discinte. Evidenti. Analogiche. Voci illogiche. Voci circostanziate. Misurate. Ossequienti. Voci timide. Umide. Voci infantili. Tenere. Voci docili. Affabili. Voci carezzevoli. Voci dilettevoli. Voci intense. Ipnotiche. Voci affascinanti. Voci gradevoli. Amorevoli. Sensuali. Voci intelligenti. Voci stregate. Indignate. Voci affaticate. Voci dannate. Diaboliche. Travestite. Ingannevoli. Strambe. Fugaci. Voci sante. Convenienti. Emergenti. Voci raccomandabili. Voci allusive. Voci intrusive. Voci violente. Alte. Irriguardose. Voci affettuose. Voci malate. Voci impomatate. Voci vane. Voci sane. Intemperanti. Voci impaurite. Impazienti. Assenti. Voci conseguenti. Voci rovinose. Voci infauste. Voci furiose. Voci pesanti. Feroci. Voci equivoche. Voci irritanti. Insulse. Espulse. Voci sciocche. Stupide. Sospese. Vilipese. Voci fredde. Presenti. Opprimenti. Irruenti. Spigolose. Voci accorate. Voci offese. Tese. Voci pericolose. Voci scoscese. Misericordiose. Voci terribili. Appetibili. Voci disperate. Crudeli. Atroci. Eccezionali. Monumentali. Voci corrusche. Singolari. Larghe. Acute. Strette. Sorprendenti. Voci curiose. Espressive. Alte. Voci aperte. Chiuse. Voci profonde. Voci rotonde. Voci affioranti. Voci improvvise. Sorprendenti. Voci radenti. Voci bionde. Ottuse. Chiuse. Ombrose. Voci espansive. Persuasive. Voci carezzevoli. Odorose. Voci antipatiche. Disgustose. Insipide. Voci fastidiose. Crude. Amare. Voci ripugnanti. Voci sfuggenti. Voci tortuose. Benedette. Voci predilette. Voci difficili. Voci perfette. Voci rette. Voci ansiose. Ansanti. Voci sante. Voci riassunte in un modesto movimento di labbra. Voci visibili e invisibili. Voci flebili. Incredibili. Voci aspre. Voci blu. Monotone. Diafane. Voci inesistenti. Persistenti. Irte. Iterate. Voci accorate. Voci spente. Quale luce è presente.

Lorenzo Jovanotti
Lorenzo Jovanotti
 
Demetrio Stratos
Demetrio Stratos
 
La bottega dell'editore Santojanni
La bottega dell'editore Santojanni a Napoli con i suoi poeti e musicisti in un disegno di Pietro Scoppetta

 

 
nanda nanda nanda

nanda nanda nanda nanda
rara e preziosa come un panda
che va protetto salvato studiato e rispettato
come un vaso di cristallo un ramo di corallo
paziente
modifica l'andar della corrente
barriera per onde troppo grandi
coraggio
di fronte ai mutamenti
la nanda che studia le correnti
e che ne ascolta i canti irregolari
e che se ne innamora
e che passa stagioni a raccontare
a chi non vuol sentire
che la corrente è forte e sempre nuova
e bella da morire
piccina
la nanda
con tutta quell'america violenta
gigante
urlante e impaziente
e fresca ed incosciente
e grezza ed ignorante
con grazia di gigante
e forza di formica
l'america sua amica
che lei ce l'ha mostrata tutta nuda
la parte sua più bella e la più santa
l'america che canta
parole che se non c'era la nanda
nessuno avrebbe udito
di quel posto impazzito
che vomita e rimangia la sua merda
e a volte caca
fiori che vivranno
per api benedette ed affamate
per stare sui capelli delle fate
e dentro il cuore di generazioni
di americani antiamericani
e di antiamericani americani
la nanda
che ammirava
l'impetuoso
dolcissimo e terribile viavai
della poesia infinita di Hemingway
che fotografò il suo tempo a fucilate
che anche nel nostro provocan ferite
che squarciano il giudizio
ed il pensiero
e ti lasciano lì davanti al vero
al semplice
al reale
a ciò che val la pena raccontare
nanda nanda nanda nanda
vittoriana
astemia ed educata
la nanda innamorata
del coraggio
di essere talmente contro tutti
da scegliere di andar contro se stessi
nanda nanda nanda
che traduce
traduce e poi traduce
e scrive scrive scrive
e vive vive vive
e vive e vive
all'ombra di una luce
così che può vederne la potenza
e quando passa piangente l'assenza
e insieme celebrarne l'esistenza
la nanda
che scrive
che scrive e che traduce
in tutta la sua vita
soltanto una parola
la nanda che traduce
soltanto una parola:
pace

la nanda che non ama le donne
forse perché lei è donna
e sa cosa vuol dire
amare uno scrittore
o un pazzo o un poeta
oppure un architetto
o un genio
o un disperato
o uno sradicato
oppure un impiegato
o un alcolizzato
o un prete o un buddista
lei sa che dire artista
è come dire niente
e dire niente è come dire tutto
chi è il genio?
chi creò?
o chi ha distrutto?
chi ha fatto a botte?
o chi curò il dolore
la nanda che traduce
soltanto una parola:
amore

Yehuda Amichai
Ritratto di Yehuda Amichai
 
Il pianino ambulante
Il pianino ambulante
Ninna nanna Sassi

Dona al bimbo una ninna nanna, addormentalo
Cantandogli così:
papà è andato a lavorare, papà è in guerra militare
ma tu dormi.
Il lupo ulula e il nemico è alle porte, ma tu dormi,
crolla la casa e il mondo sta bruciando,
ma tu dormi, dormi.

Non raccontargli degli angeli del cielo,
non raccontargli della farfalla
e degli uccelli d'oro.
Cantagli atroci cose con voce soave,
anche peste spada carestia
sono un ritmo che rasserena.

Togli a un bambino la sua ninna nanna,
e lui dormirà lo stesso, e crescerà lo stesso.

Togli a una ninna nanna il suo bambino
e lei prosegue sola per il mondo
e infine lo raggiunge
e lo addormenta per sempre.

Sassi che il mare ha consumato
sono le mie parole
l'amore per te.

Io non ti ho saputo amare
non ti ho saputo dare
quel che volevi da me.

Ogni parola che ci diciamo
è stata detta mille volte
ogni attimo che noi viviamo
è stato vissuto mille volte.

Sassi che il mare ha consumato
sono le mie parole
l'amore per te.

Sassi che il mare ha consumato
sono le mie parole
l'amore per te.